Il secondo appuntamento della ventiseiesima stagione di 900presente inaugura il Focus Berio 2025 con uno dei capolavori del compositore italiano: Laborintus II.
Brano creato nel 1965, in occasione dell’anniversario dantesco, Laborintus II è un’opera che sfugge a qualsiasi definizione o categorizzazione. Sul palco una voce recitante ci guida attraverso le parole del poeta Edoardo Sanguineti, che combina in uno strano catalogo Dante e Pound, la Bibbia ed Eliot. Un ensemble strumentale si trasforma estemporaneamente da big band a consort barocco, muovendosi con disinvoltura tra le diverse prassi esecutive, un coro di otto attori crea una risonanza straniata del lettore principale, tre voci femminili cantano al microfono e l’elettronica compare come una sorta di fantasma sonoro.
Ad aprire il programma Chamber music, per voce e tre strumenti, un Berio non ancora trentenne, ispirato qui dalle parole di James Joyce, che dedica alla voce di Cathy Berberian, sua prima moglie, un lavoro scritto con grande immaginazione e raffinatezza.
Nel mezzo Mémoriale di Pierre Boulez, piccolo ma intenso omaggio ad un altro gigante della musica del ‘900 che come Berio avrebbe compiuto cento anni; una pagina per flauto solo e otto strumenti che svolge quasi sotto voce una trama finissima e riflessiva.
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Robert Murray: “Ecco perché il Conservatorio è un posto fantastico in cui studiare”
"È importante che i docenti del Conservatorio abbiano una carriera attiva e siano inseriti nel business internazionale, così imparano sempre nuove cose e possono trasmetterle agli studenti". Ne è convinto Robert Murray, docente di canto della Scuola universitaria...