Quest’anno ci sarà una passeggiata insolita nel centro di Lugano: sabato 16 settembre 2023, una ventina di negozi e attività commerciali ospiteranno le performance musicali di allievi e studenti del Conservatorio della Svizzera italiana. Un grande concerto variegato (i programmi spaziano i repertori della musica classica e contemporanea), gratuito e open-air, per la prima volta vede uniti Conservatorio e Società dei Commercianti di Lugano. Abbiamo chiesto a Rupen Nacaroglu, Presidente della Società dei Commercianti di Lugano, di raccontarci come è nata questa idea.
Avvocato Nacaroglu, qual è lo scopo di “Negozi in Musica”?
Uno degli obbiettivi principali della Società dei Commercianti è quello di sostenere il commercio locale. Questo si può realizzare attraverso aiuti specifici, per esempio nel supporto per l’informazione sul quadro legislativo. Ma si può sostenere anche ravvivando la vita sociale della città e del centro cittadino, dove questi commerci hanno luogo. È così che nasce l’idea di essere promotori di attività culturali e performance artistiche all’interno dei negozi e delle attività commerciali. In passato, la città ha promosso iniziative che portavano artisti visivi – come pittori o fotografi – a esibire le proprie opere nelle vetrine dei negozi. A noi è parso ancora più interessante pensare alla musica suonata dal vivo all’interno dei negozi, con concerti anche molto brevi. Così facendo, abbiamo costruito insieme al Conservatorio una passeggiata musicale per le vie del centro.
“Negozi in Musica” coinvolge diverse attività commerciali. Come hanno risposto i vostri associati?
Molti dei nostri associati hanno accolto l’iniziativa con grande entusiasmo e la nostra energia iniziale è stata amplificata da quella di coloro che ospiteranno i concerti. Sono circa una ventina tra negozi e attività commerciali. Ma c’è un aspetto ulteriore. Fondamentalmente, il progetto si basa su un’idea piuttosto semplice, ma da questa semplicità emerge qualcosa di davvero bello: la logica collaborativa tra gli attori del territorio, e l’attenzione verso giovani e la qualità del loro talento musicale. Il programma è stato studiato con grande cura e si potrà godere appieno seguendo l’intero percorso per le vie della città.
Ricordo che il progetto coinvolge 25 giovani musicisti in varie formazioni, provenienti da tutti i dipartimenti del Conservatorio: dai più piccoli della Scuola di Musica, agli adolescenti del Pre-College, fino ai musicisti della Scuola universitaria. Secondo lei i passanti che ascolteranno i concerti saranno coinvolti emotivamente proprio perché si tratta di giovani?
Sarebbe fantastico, evidentemente, ma non è il punto da cui siamo partiti. Il nostro intento è stato quello di realizzare qualcosa che facesse bene al commercio, alla città, e permettesse di creare un modello virtuoso tra gli attori del territorio. La musica, tutta la musica, si può apprezzare nei luoghi della musica, ma anche nei luoghi che non sono deputati alla musica, come la strada o il commercio. Aver condiviso questo tipo di approccio con i nostri soci è stato apprezzato tantissimo.
D’altra parte, immagino che l’allievo che si esibirà in “Negozi in Musica”, cioè un ambiente molto diverso dal solito, potrà ricevere nuovi importanti stimoli.
Crediti fotografici: Kyrhian Balmelli