Campagna iscrizioni alla Scuola universitaria di Musica 2025-2026: perché studiare a Lugano? Lo spiega Elisa Netzer, Co-responsabile area Performance della Scuola universitaria di Musica del CSI.

Molto spesso la scelta del docente è l’elemento più ponderato quando ci si trova a scegliere dove proseguire i propri studi musicali. E già questo è un buon motivo per scegliere Lugano, dal momento che ha un corpo docente incredibile, internazionale, composto da professionisti che non solo conoscono bene la propria arte e sono virtuosi del proprio strumento, ma hanno tutti carriere attive, interessanti, e riescono in questo modo a essere di sostegno, aiuto e anche ispirazione ai ragazzi non solo per suonare bene lo strumento, ma per crearsi una vera e propria prospettiva futura.

Certo, in questo ambito Lugano ha una posizione chiara e definita. Ma un dubbio che uno studente può porsi consiste nell’ambiente in cui si va a studiare. Meglio una metropoli? Oppure un posto più tranquillo e calmo? Un luogo dal respiro internazionale o più misurato? Nella mia personale esperienza di formazione, ho avuto l’opportunità di studiare sia in una metropoli come Londra, sia a Lugano. E posso garantire che a Lugano si riesce a creare un’energia che non si sbaglia a definire magica, perché permette di avere in un posto così piccolo rispetto ad altri, così vivibile e così a misura d’uomo tante di quelle cose che rendono entusiasmante studiare in una città, appunto, come Londra. Perché? Semplice, perché dalla frenetica vita culturale di Lugano passano le più grandi orchestre del mondo e i solisti più rinomati, che possono lasciare un ricordo indelebile nella mente di un giovane musicista in formazione e perché l’orchestra e gli ensemble del Conservatorio della Svizzera italiana vengono regolarmente diretti da direttori di fama internazionale.

Insomma, Lugano è allo stesso tempo una città piccola ma con un Conservatorio iperattivo e durante l’anno accademico, oltre alle materie tradizionali, gli studenti sono coinvolti in una miriade di altri eventi come concerti o produzioni organizzati dalla scuola. Il fatto che questo avvenga in un contesto dove ognuno può avere attenzione, mettersi in gioco, prendere parte all’iperattività della scuola è sicuramente un punto a favore molto importante. Perciò, passare un ciclo di studio a Lugano è un po’ come entrare in una sorta di centrifuga musicale. E usciti da questo meraviglioso vortice di note e vita è impossibile non sentirsi cambiati e, si spera, migliorati.

E se non bastasse nemmeno questo, non bisogna dimenticare che essere a Lugano vuol dire trovarsi a un’ora di treno da Milano, due ore da Zurigo… Quindi esplorare in pochissimo tempo molte realtà diverse, e sfruttare Lugano anche come base per continuare a esplorare il bello che è dietro l’angolo di casa per spiegare, sempre più, le ali della propria carriera musicale.

Elisa Netzer
Co-Responsabile area Performance, Scuola universitaria di Musica-SUPSI

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