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Filantropia: “Le partnership pubblico-privato, nonostante la loro complessità, sono incredibilmente potenti”

da | Feb 6, 2025 | LEGGI, Filantropia musicale

La collaborazione è essenziale per garantire la sostenibilità e la longevità delle organizzazioni. Non è un risultato automatico, ma può essere facilitata, gestita e promossa. “Cores Features in successfull Partnerships” era il titolo di una delle interessanti tavole rotonde tenute durante il Forum “Strategic Philanthropy for the Arts”.
Una collaborazione efficace – ha sottolineato in apertura il moderatore Franco Polloni, Head of EFG’s Switzerland & Italy Region – è caratterizzata da una comunicazione chiara, obiettivi allineati, fiducia reciproca e benefici condivisi.

Un esempio prestigioso è quello della Guggenheim Collection di Venezia. “Dal mio arrivo a Venezia nel 2017 – ha raccontato la direttrice Karole Vail – ho sperimentato personalmente quanto sia fondamentale mantenere un dialogo continuo con i partner. Insieme esploriamo le esigenze del museo, identifichiamo i principali progetti di collaborazione e cerchiamo benefici reciproci. Tuttavia, trovare il partner giusto è diventato sempre più difficile. Convincere i potenziali partner dell’importanza di progetti specifici richiede perseveranza e una comunicazione chiara. Possiamo però superare questi ostacoli attraverso un dialogo continuo”. Interessante – per l’impatto che ha avuto sul territorio – è stata la creazione del Guggenheim Museum di Bilbao, voluta direttamente dai Paesi Baschi, in particolare dal governo locale e dalle banche. “Negli anni ’80 e ’90, Bilbao era una regione alle prese con il declino industriale, difficoltà economiche e il terrorismo. Quello che è successo è stato davvero trasformativo. Grazie alla visione di figure chiave locali, unita al riconoscimento da parte della Fondazione Guggenheim del potenziale del progetto, il museo è diventato un simbolo di cambiamento, portando posti di lavoro, dignità e dando alla città un rinnovato scopo”.

Anche  Andrew Holland, direttore della Fondazione Mercator Svizzera (vedi video) – ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato. In teoria è una soluzione molto attrattiva, che porta vantaggi a tutte le parti coinvolte. Si possono condividere i rischi, sfruttare le competenze, ampliare le reti, ottenere credibilità e legittimità e incoraggiare la partecipazione. Tuttavia, ciò accade molto raramente a causa di ostacoli significativi. Le cose diventano molto più complesse in particolare quando si va oltre i singoli progetti per affrontare sistemi più ampi. “Prendiamo, ad esempio, il tema della trasformazione dell’educazione musicale. Immaginiamo un sistema che inizi nelle scuole primarie, si estenda alle scuole secondarie, prosegua nei percorsi di apprendistato e nelle università, fino ad arrivare al mercato del lavoro. A questo punto, non si tratta più di collaborare con una singola fondazione o un unico partner, ma di coinvolgere i cantoni, la confederazione, i partner sociali come associazioni, filantropi, fondazioni e investitori privati. È qui che sorgono le barriere. Per il settore privato, ci sono rischi finanziari e potenziali rischi reputazionali. Per il settore pubblico, ci sono rischi politici. Poi ci sono le differenze nella velocità dei processi, come pure di mentalità”.
Detto ciò, secondo Holland queste sfide non sono insormontabili. Occorre in primis tener conto di alcuni aspetti fondamentali: garantire la massima trasparenza, coltivare la fiducia, ma soprattutto serve molta pazienza. Ci vuole tempo per allineare visioni e strategie. È fondamentale rimanere impegnati, anche quando sorgono disaccordi, perché i benefici a lungo termine superano di gran lunga le frustrazioni a breve termine. “Le partnership pubblico-privato, nonostante la loro complessità, sono incredibilmente potenti”.

Presente alla tavola rotonda anche l’etologo Leonida Fusani, direttore del Konrad Lorenz Institute of Ethology, che ha portato uno sguardo originale sul tema, mettendo in evidenza i principi fondamentali della collaborazione comuni al mondo animale e a quello umano: la reciprocità (la collaborazione si basa su un mutuo scambio), la fiducia (che nasce dalla conoscenza reciproca) e l’equità (garantita dalla condivisione delle risorse e dalla cooperazione).

Per approfondire le tematiche discusse durante il Forum leggi anche:

Dagli USA a Lugano: il ruolo decisivo della collaborazione in campo musicale e artistico

Progetti e idee sul ruolo trasformativo della musica

Strategic Philanthropy for the arts, una formula di successo

 

 

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