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Gli aspetti filantropici della Città della Musica. Intervista ad Angela Greco

da | Dic 12, 2023 | LEGGI, Filantropia musicale

In occasione della presentazione pubblica del vincitore del Concorso di progetto per la Città della Musica, abbiamo incontrato Angela Greco, Responsabile della Filantropia della Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana, per conoscere più da vicino anche le opportunità che un progetto come la Città della Musica offre per i sostenitori privati.

Angela, con la presentazione del progetto architettonico di rifunzionalizzazione dello stabile RSI e di costruzione di una nuova Sala Prove, si apre concretamente il percorso di creazione della Città della Musica di Lugano. Un luogo che sarà la sede definitiva del Conservatorio della Svizzera italiana, ma dove troveranno spazio anche altre importanti organizzazioni della filiera musicale ticinese. Da un punto di vista filantropico, quali sono i motivi principali che possono interessare i privati a sostenere questo progetto?
La Città della Musica offre la possibilità di partecipare a un progetto unico nel suo genere per il Ticino, con un impatto sociale positivo sia dal punto di vista economico che culturale. Innanzitutto, la Città della Musica come spazio a servizio dell’ecosistema musicale – perché condiviso tra le principali istituzioni musicali – incentiva, alimenta ed espande il potenziale creativo di ciascuno. Vivere insieme e simultaneamente il medesimo spazio crea opportunità altrimenti irripetibili per la collaborazione e per innescare sinergie artistiche. La ricaduta di questa dinamica sul territorio attrarrà e formerà sempre più talenti in grado di incidere sulla scena globale. E mi piace riflettere anche sulle ricadute culturali e sociali per i cittadini e i residenti dell’intero Cantone, che potranno beneficiare appieno dell’effervescenza di un tale livello culturale e artistico. Proiettando sul medio lungo periodo, le ricadute saranno capillari e con un impatto positivo sul divenire del nostro territorio. Numerosi studi, infatti, hanno messo in evidenza il valore economico e produttivo della filiera musicale ticinese e, indubbiamente, la Città della Musica consente, da una parte, di ottimizzare la formazione e la crescita professionale nell’ambito artistico e musicale e, dall’altra, di valorizzare lo sviluppo socio-economico anche attraverso la cultura e l’arte. Non da ultimo, la partecipazione di un’istituzione privata e di pubblica utilità, quale la Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana, che si occupa di formazione e di diffusione della cultura musicale in tutto il Ticino, garantisce che le ricadute positive raggiungano l’intera popolazione, sia dal punto di vista geografico che di censo.

Chi volesse sostenere la Città della Musica può intervenire già ora? Quali modalità di sostegno si prevedono?
Come capofila di questo progetto, il Consiglio di Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana è fortemente impegnato in prima persona nel coinvolgimento di filantropi e mecenati interessati a una collaborazione su misura. Come Ufficio di Filantropia della Fondazione CSI, partecipo con entusiasmo nel fornire supporto affinché l’adesione al progetto sia la più larga possibile. Per questo stiamo cercando di creare un circolo di mecenati che sostenga il progetto sul lungo periodo. Un sostegno e un entusiasmo trasversale sono tratti evidentemente connaturati a questo progetto, perché consentiranno alla Città della Musica di essere partecipativa e inclusiva.

Elemento iconico del concorso di progetto, la nuova Sala Prove della Città della Musica si affiancherà al prestigioso Auditorio Stelio Molo così da ampliare la programmazione di concerti ed eventi musicali per il pubblico. Per esempio, si potrà assistere anche alle prove generali e l’impianto sarà di tipo “Vineyard” con il palco centrale e il pubblico tutto intorno, sistema adatto alla musica contemporanea e alla musica da camera che oggi manca in Ticino. Quale sarà il ruolo dei privati e dei mecenati nella realizzazione?
Nel progetto architettonico vincitore la Sala Prove è stata concepita come un luogo splendido, dove i musicisti e il pubblico potranno sviluppare una relazione senza pari Il Conservatorio della Svizzera italiana è un punto di riferimento per la musica contemporanea e la nuova Sala Prove consentirà di innescare sul territorio opportunità sempre più significative, anche a livello internazionale. Questo spazio così prezioso contribuirà ad avvicinare sostenitori e pubblico a un progetto articolato e trasversale come la Città della Musica che offre numerose possibilità di coinvolgimento pensate su misura degli interlocutori!

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