Il 10 giugno 2023, nella Hall del LAC, il Coro Clairière e l’Edvard Grieg Youth Choir di Bergen si sono esibiti, con la partecipazione straordinaria di sette coristi del Coro della RSI, nel concerto conclusivo del loro scambio artistico e culturale. I due cori giovanili – con una formazione complessiva che conta 50 cantori tra i 14 e i 18 anni – si sono già esibiti insieme lo scorso agosto 2022 presso la Cattedrale di Bergen, in Norvegia, e si sono ritrovati finalmente insieme a Lugano, per completare lo scambio.
Il progetto è stato ideato da Brunella Clerici, direttrice artistica del Coro Clairière, da sempre impegnata nella ricerca di nuove sonorità e opportunità di sperimentazione. «Questa collaborazione nasce dal nostro particolare interesse per il suono e la coralità dei paesi del Nord Europa, che hanno una tradizione corale estremamente consolidata nel tempo e un repertorio musicale popolare molto vasto». La scelta di collaborare con l’Edvard Grieg Youth Choir di Bergen, analogo per qualità ed età anagrafica alla sezione giovanile del Clairière, è stata immediata e per oltre un anno la Clerici e l’omologo Håkon Matti Skrede, direttore dell’Edvard Grieg, hanno lavorato con i loro allievi nelle rispettive sedi costruendo un ponte artistico tra il Ticino e la Norvegia. Uno scambio culturale che ha messo in relazione pedagogie, stili di lavoro e repertori molto diversi tra loro e per questo in grado di portare un vento di novità e freschezza nella scena musicale luganese di inizio estate.
Per l’occasione, I due direttori artistici hanno deciso di commissionare due nuove composizioni a un compositore svizzero, Ivo Antognini, e a un compositore norvegese, Kim André Ardesen. Entrambi i brani commissionati si ispirano al luogo in cui sono stati composti: “Anima Liquida” di Antognini con testo scritto dalla figlia diciassettenne, si ispira al lago di Lugano, mentre il brano di Ardesen “Lux illuxit” si rifà alle sonorità dei canti medievali norvegesi.
«È stata una collaborazione molto riuscita da tutti i punti di vista, in primis quello artistico, e questa è la priorità» ha spiegato Brunella Clerici. «Collaborare con un coro così distante, anche geograficamente, poneva tante variabili da gestire, ma è andato tutto molto bene anche a livello relazionale. Tra me e il direttore Skrede c’è stata tanta concomitanza di visione e i ragazzi hanno veramente gioito di questo progetto. Non è scontato che succeda.»