Il Conservatorio della Svizzera italiana propone ogni anno più di 200 eventi tra concerti e saggi che abbracciano una grande varietà di generi musicali e che vedono alternarsi sul palco solisti, ensemble, cori, orchestre e formazioni di musica da camera, allievi alle prime armi e studenti universitari, docenti e musicisti di fama internazionale.
Eventi che animano le aule delle nostre sedi (Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio, Pura) ma anche quelle delle scuole dell’obbligo, le chiese e gli oratori, le case anziani, i teatri e le sale da concerto presenti sul nostro territorio. Tra questi in particolare l’Auditorio Stelio Molo e la Sala Teatro del LAC.
Un numero impressionante di produzioni che fa parte del percorso formativo e del bagaglio musicale individuale di ogni allievo e studente della nostra Scuola e che coinvolge sul nostro territorio un pubblico molto vasto ed eterogeneo.
Ci si potrebbe quindi chiedere se un Festival fosse davvero necessario. E verrebbe da rispondere di no, se immaginato come una carrellata di concerti. Ma il Festival è molto di più. Il Festival ha un altro scopo ed è quello di raccontare la Scuola in un modo nuovo e diverso.
L’idea di un Festival che si sviluppa su diverse giornate proponendo non solo concerti, ma anche conferenze, presentazioni e tavole rotonde, e quindi momenti di riflessione e condivisione, scaturisce dall’intuizione che la Scuola debba essere un sistema aperto che promuove la partecipazione accogliendo domande, idee e suggestioni.
E così, per una settimana, la Scuola diventa strade e piazze animate, luoghi d’incontro, di scambio di idee e di interazione, spazio di dialogo e di confronto costruttivo, rompendo i confini e creando un sistema fluido tra interno ed esterno.
Due grandi appuntamenti musicali che hanno come protagonisti l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio e l’Ensemble 900presente fanno da cornice maestosa e raffinata a uno spazio di condivisione e sperimentazione artistica capitanata dagli attori principali della Scuola: allievi, studenti e docenti.
Nascono così i progetti “Maestri&Allievi” del Pre-College, dove docenti e studenti salgono insieme sullo stesso palco divenendo protagonisti in egual misura dello stesso concerto; “Carta Bianca”, uno spazio creativo libero affidato all’Associazione Studenti nel quale il pubblico diventa parte attiva di un’esperienza immersiva nel mondo della Scuola universitaria di musica; “Consolator Optime” che vede la partecipazione di studenti e alumni del MAS in Canto gregoriano, paleografia e semiologia.
Un processo di interazione creativo che trova il suo apice nell’intensa e briosa “Maratona musicale” del sabato (11 febbraio 2023) dove il pubblico potrà girare liberamente tra le aule del pianterreno e partecipare attivamente a diverse delle attività proposte.
La replica del “Gala della Scuola di Musica” nella Hall del LAC, luogo di incontro per antonomasia nel cuore del tempio della cultura cittadina, coglie lo spirito profondo del Festival gettando le basi per una sua attenta rilettura e costituendo quindi una traccia importante per le edizioni future.