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Un avvio spagnolo per la nona stagione di EAR

da | Nov 4, 2024 | LEGGI, Concerti

Con la performance del 22 novembre, “Hispaniae” prende avvio la stagione 2024-2025 di Electro Acustic Room, il progetto di musica acusmatica del Conservatorio della Svizzera italiana, coprodotto da Spazio 21 e LAC. “Il primo appuntamento, Hispaniae – spiega Nadir Vassena, direttore artistico di EAR – è dedicato al compositore spagnolo Brian Martinez. Negli anni abbiamo sempre avuto degli ospiti a cui lasciamo carta bianca, nel senso che scelgono loro il repertorio e si occupano spesso anche della diffusione dei brani. È un’ottima occasione per essere “al passo con i tempi” e sentire i lavori più recenti”.

La direzione e la regia multicanale del concerto sono affidate a Martínez, che è professore al Conservatorio “Joaquín Rodrigo” di Valencia. Presenterà un viaggio sonoro tra le opere di compositori e compositrici elettronici della penisola ispanica che, dalle esperienze dei primi studi di musica elettronica, arriva fino ai giorni nostri. In prima assoluta svizzera verrà presentato anche il brano “Strange Attractors” dello stesso Martínez, una composizione ottofonica che si addentra nel regno della dinamica non-lineare e della teoria del caos, fondendo musica, matematica, scienza computazionale e fisica.

Gli altri appuntamenti, spiega Vassena, hanno ognuno un tema. “Quello di dicembre, Diffusioni, è dedicato alla pratica della diffusione multicanale affidata agli studenti del Master in Music composition del CSI.  Una pratica che risale agli albori della musica elettronica. Un’arte dell’interpretazione e dell’ascolto. Una pratica quella della diffusione, in cui entra in gioco l’interprete acusmatico e i saperi legati alla tecnica della spazializzazione.
L’appuntamento di gennaio è invece dedicato alle “corde vibranti”. Cosa succede quando il pensiero acusmatico incontra uno strumento storico e sensuale come il violoncello? Mentre l’ultimo appuntamento di marzo lo dedichiamo ad un tipo particolare di spazializzazione, quella ambisonic”.

C’è qualche novità rispetto alle stagioni precedenti? “Ogni stagione ha le sue novità e i suoi temi, così anche quella di quest’anno, nel segno della continuità, della riscoperta di un repertorio in parte sconosciuto e dell’apertura verso il nuovo” risponde Vassena. Ad eseguire le performance saranno gli studenti del Master in Music composition, mentre tra il pubblico saranno presenti anche diversi studenti di vari corsi di studio (prevalentemente master). EAR è prodotta da Spazio21, l’unità del Conservatorio che coordina e realizza progetti interdisciplinari e attività legate soprattutto alla creazione contemporanea. “Le varie iniziative negli anni hanno assunto svariate forme: siamo passati dai cicli di Lanterna Rossa (2010-2013) e Neon&Caffeine (2013-2015) a EAR che doveva essere un progetto di uno o due anni e che invece è giunto ormai al nono anno” conclude Vassena.

EAR è la stagione musicale del Conservatorio della Svizzera italiana dedicata alla musica acusmatica: concerti in cui il senso della vista è quasi completamente azzerato. In sala non ci sono musicisti ma speakers e l’effetto di sostituzione è amplificato dal fatto che gli speaker sono in parte nascosti o poco visibili. La musica acusmatica richiede l’impegno dell’udito in modo praticamente esclusivo.

QUI l’articolo e le foto sulla conclusione dell’ottava stagione di EAR (2023-2024).

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