Il 5 giugno va in scena al LAC uno dei più importanti lasciti dell’arte musicale medievale – Le Llibre Vermell de Montserrat, manoscritto conservato dal XIV secolo presso il monastero di Montserrat, vicino a Barcellona – reinterpretato e attualizzato in uno spettacolo tra antichità e presente che restituisce l’eterna attualità del mistero spirituale. Protagonista sul palco sarà il Coro di voci bianche Clairière del Conservatorio della Svizzera italiana, accompagnato dal trio italo-svizzero Niton, che si distingue per la caratteristica fusione di elementi acustici ed elettronici. Lo spettacolo – termine più appropriato che non quello di concerto, visto che la mise en espace di Andrea Chiodi conferirà una fondamentale valenza scenica a questa produzione LAC – unisce quindi sonorità antiche e futuristiche ed è pensato come affermazione dell’atemporalità dei messaggi musicali. “È un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi” afferma Brunella Clerici, direttrice del Coro, che nel video sottostante racconta – insieme a Zeno Gabaglio, membro del Trio Niton – la particolarità di questo suggestivo spettacolo.

“Very Parisienne”, capolavori del repertorio sinfonico e cinematografico tra Europa e America per il 40. del Conservatorio
“Very Parisienne!” sono le parole che George Gershwin scrive su una cartolina destinata ad una coppia di amici che lo aveva ospitato a Parigi; queste parole sono scritte a fianco di un piccolo frammento musicale che diventerà uno dei temi del suo poema sinfonico Un...