Nel terzo concerto della 25ma stagione di 900presente si celebrano gli anniversari di quattro importanti figure del ‘900, dalla scuola di Vienna fino all’avanguardia del secondo dopoguerra. Con la sua Kammersymphonie n.1, il giovane Schönberg chiude con il passato e apre ad un mondo completamente nuovo, dove la sospensione della tonalità lo porterà sulla strada del suo personalissimo nuovo metodo compositivo, la dodecafonia. La dimensione cameristica sarà nel ‘900 un terreno per l’esplorazione di organici nuovi come accade nella Kammermusik n. 2 di Hindemith, un concerto per pianoforte e dodici strumenti, che riunendo una scrittura quasi bachiana ad una avanguardistica unisce l’antico al nuovo. Sono gli anni ’50 quando Nono elabora un’idea di vocalità strumentale con i suoi Canti per 13: la serie dodecafonica è manipolata di modo che “un suono unico canta quindi come in Webern cantano le singole note”. Linguaggi diversi e grande invenzione confluiscono in un vero e proprio capolavoro di Huber per flauto solista e dodici archi, Alveare Vernat, in cui tra timbri acuti, tessiture gravi e misteriose, ragnatele di clusters degli archi, il flauto canta e ci porta con sè.
Kammermusik (Ricorrenze)
11.02.2024
Auditorio Stelio Molo RSI, Lugano
ARNOLD SCHÖNBERG (1874 – 1951)
Kammersymphonie n. 1 op.9 (1906) per quindici strumenti
PAUL HINDEMITH (1895 – 1963) Kammermusik n. 2 op. 36 (1924) per pianoforte obbligato e dodici strumenti
LUIGI NONO (1924 – 1990) Canti per 13 (1955)
KLAUS HUBER (1924 – 2017) Alveare Vernat (1965) per flauto e dodici archi
Ensemble900
Franco Ascolese flauto
Zhiqiao Zhang pianoforte
Arturo Tamayo direzione