Fino a qualche anno fa il Conservatorio della Svizzera italiana cercava una nuova dimora che potesse rispondere a una necessità di spazi di qualità. Oggi scriviamo del progetto vincitore del concorso di architettura indetto per costruire, addirittura, una “città della musica”. Il crescendo di interesse nei confronti di questa ambiziosa idea è stato piuttosto impressionante, a partire dagli accordi preliminari con la città, dalle dichiarazioni di intenti con i principali attori musicali del territorio, fino al voto del Consiglio Comunale che all’unanimità ha approvato l’acquisto del sedime con lo scopo di stipulare un diritto di superficie con il Conservatorio e con la Fonoteca nazionale svizzera. Adesso abbiamo un progetto, un’idea concreta degli spazi che nei prossimi anni vedranno mescolarsi musica e cultura in un fiorire di sinergie fra il mondo professionale e quello accademico. Spazi di pregio di cui tutti potranno beneficiare.
Il nuovo progetto dello studio Architecture Club GmbH, con gesto delicato ma sicuro, ha accolto la filosofia di luogo aperto e ce ne offre la visione. Citando solo alcune caratteristiche, si parte da una pregevole “agorà” che non solo salvaguarda l’entrata principale di valore storico, ma la valorizza. Viene mantenuta l’attuale circolazione interna che si ramifica ulteriormente fiorendo nei nuovi volumi. Il grande parco che abbraccia gli edifici esistenti e i nuovi, adesso è interamente percorribile per raggiungere tutti gli accessi secondari.
Gli spazi integrati nel tessuto urbano e acusticamente isolati possiedono un chiaro orientamento alla sostenibilità. Le nuove facciate ad esempio fanno riferimento all’edificio storico usando lo stesso materiale di copertura, ma il mattone è utilizzato alternato a dei vuoti che permettono l’ingresso della luce e contemporaneamente l’utilizzo di meno materiale. I molti punti di ritrovo previsti, sia esternamente che internamente, saranno funzionali non solo agli eventi, ma anche ai servizi offerti come la biblioteca, la mediateca, le sale conferenze, gli spazi di ascolto.
La nuova sala prove, infine, affiancherà il prestigioso Auditorio Stelio Molo e ne sarà complementare. Su richiesta della committenza, è stata infatti progettata per ospitare varie formazioni dal piccolo ensemble cameristico alle grandi formazioni sinfoniche mantenendo in tutti i casi la migliore acustica possibile. Il palco modulabile, sarà circondato dai posti per il pubblico che all’occorrenza potranno rientrare nelle pareti della sala permettendo di ampliare lo spazio per le prove.
Il prossimo passo sarà quello di conoscere il team di progettazione e intraprendere insieme a loro il lungo percorso per sviluppare i dettagli di questo ambizioso progetto.