“Non si ha il diritto di possedere tutto. Questo è proibito!”. Questa frase risuona nell’anima del soldato, racchiudendo la sapienza del vivere di cui l’intera Histoire du Soldat è permeata. Questa Opera da Camera composta da Igor Stravinskij in Svizzera durante gli anni della Prima Guerra Mondiale su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz, è un capolavoro dedicato al dramma dell’umanità oppressa e insidiata dalle oscure forze del male, ma è anche un sortilegio per ritrovare la speranza e le ragioni di una nuova vita. Un soldato torna a casa in licenza. Forse torna da una guerra. Nel tragitto fa i conti con sé stesso e con il diavolo. Scopre un tipo diverso di battaglia. Così la storia del soldato prende ognuno di noi. Perché la guerra è anche dentro di noi. Roberto Albin, insieme all’Orchestra dei docenti della Scuola di musica del Conservatorio della Svizzera italiana, reinterpreta Stravinskij e Ramuz, infondendo alla storia lo spirito del tempo presente e le aspirazioni dell’umanità. L’Histoire du soldat è realizzata come un monologo a soggetto, à la Eduardo De Filippo, dove nel raccontare la storia del soldato, l’attore si rende difficile la vita anche in scena. Un gioco interiore, dove diavolo e soldato usano il corpo e l’anima dell’attore stesso come ring, nel risuonare della musica magica e dirompente.
il progetto Histoire du soldat si inserisce nel lavoro svolto durante lo scorso anno dalla Scuola di musica del Conservatorio, legato al suo sviluppo strategico. In primo luogo è stato scelto perché permette di portare nel territorio uno spettacolo in forma itinerante, raggiungendo quindi le periferie, diffondendo cultura e spunti di riflessione alle varie comunità, anche a chi non risiede vicino ad un centro e mettendo l’accento su un concetto inclusivo della missione culturale e di formazione musicale. Questa presenza sul territorio è poi strategicamente fondamentale sia per rappresentare le peculiarità della SMUS, la qualità del corpo docente, il coinvolgimento della scuola in dinamiche di diffusione culturale, sia per lo sviluppo di collaborazioni della SMUS con diversi partner (teatri, comuni, parrocchie).
Il progetto permette poi di valorizzare e coinvolgere direttamente i docenti nello sviluppo della SMUS, dando loro occasione di tornare sul palcoscenico, studiare e creare un senso di comunità e di entusiasmo indispensabile per il loro lavoro. D’altro canto l’organico previsto dall’Histoire prevede proprio una formazione da camera (direzione, violino, contrabbasso, clarinetto, fagotto, cornetta, trombone e percussioni), che ben si adatta all’Orchestra dei docenti.
L’Histoire du Soldat andrà in scena:
Venerdì 18 ottobre 2024 mattino e pomeriggio
Recita per le scuole al Teatro Sociale, Bellinzona
Venerdì 18 ottobre 2024, ore 20:45
Teatro Sociale, Bellinzona
Sabato 19 ottobre 2024, ore 20:30
Teatro Sociale, Arogno
Domenica 20 ottobre 2024, ore 17:00
Salone Olimpia, Airolo
Mercoledì 23 ottobre 2024, ore 20:00
Auditorio Sacra Famiglia
Parrocchia Sant’Antonio, Locarno
Orchestra da Camera dei docenti della Scuola di Musica
del Conservatorio della Svizzera italiana
Carlo Balmelli direzione
Roberto Albin, adattamento, regia e voce recitante