La studentessa Jingzhi Zhang, classe 1991, ha vinto il secondo premio del prestigioso Concorso Internazionale “Premio Paganini”, che si è tenuto al Teatro Carlo Felice di Genova dal 16 al 27 ottobre 2023 nella sua 57ma edizione. La giuria, presieduta da Salvatore Accardo (Premio Paganini 1958), è stata composta da Ilya Grubert (Premio Paganini 1977), Michael Guttman, Regis Pasquier, Christopher Reuning, Maxim Vengerov e Reiko Watanabe. Oltre al secondo premio (EUR 20mila), Zingzhi Zhang ha ricevuto anche il Premio alla memoria del maestro Mario Ruminelli offerto dall’omonima associazione culturale al concorrente perché in Finale ha ricevuto la migliore votazione dal pubblico, che ha potuto esprimere la propria preferenza online. Il “Premio Paganini”, che ha visto in gara ben 111 candidati ammessi, ha previsto in tutto quattro prove ed è stato vinto dal violinista ventiduenne tedesco Simon Zhu, di origine asiatica.
Jingzhi frequenta attualmente il secondo anno del Master in Music Performance con Pavel Berman, maestro con cui ha voluto studiare fin da giovanissima quando, a soli 13 anni, ha voluto trasferirsi dalla Cina per frequentare la sua classe al Pre-College del CSI.
Jingzhi si è esibita in Europa, Asia e America in recital e come solista con orchestra. È membro del Quartetto Goldberg, che è stato il suo primo grande supporter in questa importante sfida. «Questo risultato è stato molto soddisfacente sia per me, sia per i miei amici del Quartetto Goldberg. Ho preparato tutto il concorso con il loro supporto: grazie a loro mi sono sentita molto più tranquilla rispetto ad altri concorsi a cui ho partecipato in passato» ha raccontato Jingzhi.
Con il violino Carlo Testore gentilmente concesso in prestito dalla Fondazione Pro Canale di Milano, Jingzhi ha affrontato le prove con tenacia e precisione. «È stato abbastanza stressante ma anche divertente, perché ogni volta che ho l’opportunità di suonare in pubblico sento di avere veramente dell’ispirazione in più e un motivo in più per suonare» ha detto.
Sui suoi prossimi futuri c’è lo studio: «quest’anno concluderò il Master e poi vorrei continuare almeno altri due anni» spiega «ma sicuramente in futuro proverò altri concorsi. Il “Premio Paganini” mi ha aiutato a conoscere meglio le mie capacità e mi ha dato più sicurezza».
Un consiglio ad altri violinisti? «Non pensare troppo, studiare e provare qualsiasi cosa. Tutto è possibile, bisogna semplicemente andare avanti e mai fermarsi».